Riflessioni - Dicembre 2022
Thursday, December 15, 2022
Dal 1995 ad oggi......
in tutti questi anni abbiamo sempre pensato, sia dal punto di vista del Cliente che dell'Allevatore, che la serietà, la correttezza, la responsabilità ed il non poco sacrificio, fossero basilari per realizzare un allevamento amatoriale "ideale".
Dopo tutto questo tempo in cui mio marito ed io abbiamo seguito, in realtà in modo molto istintivo, queste modalità, dobbiamo convenire che l'esito a noi appare, nella sua completezza, positivo.
E' umano e logico cercare di dare un significato complessivo a tutto quello che è stato acquisito e che si è concretizzato nel corso del tempo, ora più che mai, dato che ci stiamo avvicinando, per ragioni di età, ad un improrogabile alleggerimento degli impegni futuri.
Dobbiamo privilegiare l'aspetto umano come primo punto; se non avessimo incontrato nel nostro viaggio persone sensibili ed innamorate dei nostri cani, onestamente, non avremmo potuto né voluto continuare... avevamo bisogno di certezze sulla prosecuzione delle attenzioni che abbiamo sempre riservato ai nostri cuccioli e così è stato nella la maggior parte dei casi.
Ne è derivato un allargamento di contatti e conoscenze solidi, e non certo banali, con queste persone che ci hanno accompagnato anche oltre la vita dei propri cagnolini; abbiamo instaurato relazioni di amicizia vera e mutuo rispetto e sopratutto mantenuto i contatti, a volte saltuari a volte quasi giornalieri, con molti dei nostri "clienti" trasformando un semplice atto di compravendita in un lungo rapporto di amicizia. Che volere di più!!
Il secondo punto, ma ovviamente non meno importante, è quello strettamente cinofilo. E qui si apre un mondo di esperienze fatte sul campo, pochi gli aiuti dai club, colleghi-amici o allevatori concorrenti, ma quei pochi, pochissimi ci hanno permesso di sviluppare le nostre conoscenze cucciolata dopo cucciolata, esposizione dopo esposizione.
Non è mancata una sana competitività degna della "vecchia cinofilia" in cui bisognava saper vincere e anche saper perdere con eleganza e distinzione.
Ora tutto questo mondo è cambiato e non lo sentiamo più nostro, anche se continuiamo ad ottenere riconoscimenti, giudizi positivi e premi.
Franco (Illa's) ci ha dato l'opportunità di iniziare con Otto e Wolf e di questo gliene saremo sempre grati.
Dunja (De Illyria) e Sabina (Masaal) sono le persone che ci sono state più vicine nei momenti più cruciali dell'allevamento. Dunja è stata il nostro mentore quando non sapevamo neppure come far nascere un cucciolo, Sabina l'amica storica con cui scambiare ogni tipo di opinione sui temi più vari, dubbi e incertezze, e ce ne sono moltissimi quando si alleva.
E' in verità un po' complicato, in Italia, parlare e confrontarci tra allevatori sui problemi che si incontrano in questo percorso, un sincero scambio di opinioni gioverebbe a tutti.
Un consistente pensiero va ai nostri veterinari; loro ci hanno accompagnato e aiutato sia nei momenti difficili che in quelli felici e da loro abbiamo imparato molto e ancora stiamo imparando.
Un abbinamento imprescindibile quello dell'allevatore-veterinario, per questo motivo l'allevatore deve avere la sensibilità di scegliere la persona giusta per ciascuna necessità. Noi abbiamo avuto la fortuna di incontrare ottimi professionisti ma bisogna spendere ancora molte energie per creare un legame più stretto... finalizzato ovviamente al bene del cane.
Un'altra considerazione è necessaria per quanto riguarda la nostra razza: la toelettatura.
Argomento delicato per il quale ci siamo sempre battuti.
Prima di cedere uno schnauzer, noi dobbiamo essere sicuri che questo venga custodito in perfetta forma per gli anni a venire e "sensibilizzare" il nuovo proprietario ad affidarsi a persone competenti o imparare l'arte della toelettatura. E' una questione di rispetto nei confronti del cane che non ha scelto di venire a questo mondo. Quindi, riteniamo che la ricerca di buoni toelettatori sul territorio debba restare a nostro carico.
Nel caso in cui le persone si fossero volute cimentare in questa attività, abbiamo sempre cercato di aiutarle (quelle ovviamente dotate di buona volontà, manualità e senso estetico), ad intraprendere uno studio sull'argomento, ad incitarle nei momenti ostici a non demordere, dispensando consigli (ci auguriamo corretti), foto, video, ottenendo spesso ottimi risultati con grande soddisfazione da parte del neo-toelettatore.
L'unica amarezza, e concludo, sta nel fatto che fino ad ora non abbiamo potuto trasmettere a qualcuno le nostre capacità nella conduzione dell'allevamento; in effetti è un'impresa sfaccettata, spesso dura e stressante, nella quale si impiegano energie e denaro il più delle volte a fondo perduto. Un'impresa amatoriale sì ma che prevede un impegno giornaliero costante e senza deroghe, per anni, con pochissimo tempo libero.
In effetti è' stato un cammino difficile, faticoso ma molto interessante, stimolante e alla fin fine gratificante.
Ciò che alimenta un'attività di questo tipo è solo la passione, parola che riassume tutto il contesto.
Un saluto da Anna e Giovanni
Alfie.. l'inizio...
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